Parliamo oggi di Pop Art, la corrente artistica affermatasi negli anni 60, negli Stati Uniti.
Il nome deriva da “popular art”, arte popolare, intesa in un’accezione differente da quella a cui siamo comunemente abituati.
La Pop Art, nasce in Gran Bretagna negli anni 50 con Hamilton e vede la sua maggiore diffusione negli anni 60, nel territorio degli Stati Uniti. La mostra che ne sancisce il certificato di nascita è la “This is Tomorrow” del ’56, allestita in una galleria di Londra.
La Pop Art, con la vivacità dei suoi colori rifiuta seccamente tristezza, amarezza e depressione dell’animo, per lasciar spazio ai nuovi stimoli di un’epoca che guarda al futuro con quella fiducia, ai giorni nostri ormai scomparsa.
Pop Art è colore, è tonalità psichedeliche, forme estrose, creatività, innovazione, ambienti giovani e una definizione di “must have” che inizia ad affacciarsi nel panorama dell’Interior Design con i quadri dell’iconica Marilyn Monroe e i telefoni a forma di bocca.
Gli elementi figurativi della Pop Art sono tratti dalla quotidianità: oggetti d’uso comune, piccoli elettrodomestici, fumetti, animali, prodotti alimentari o come scritto in precedenza, divi del cinema e qualunque altro elemento tipico delle moderne società industriali e culture di massa.
Tra i più grandi rappresentanti della Pop Art vi è Andy Warhol. Le sue opere sono famose in tutto il mondo e ispirano tutt’ora i più grandi artisti e designer. A lui sono state dedicate moltissime mostre. L’arte di Andy Warhol non è scelta estetica né polemica per la società consumistica, si tratta piuttosto di documentazione dettagliata, quasi giornalistica, dell’universo visivo che si apriva davanti ai suoi occhi: le inconfondibili bottigliette di coca cola, i barattoli di minestra Campbell, quelli di pomodoro, i detersivi in scatola, dollari, bocche e supereroi. Immancabile in ogni sua opera, il colore esaltato e esasperato come tipico della corrente artistica di cui faceva parte.
Se vi fosse venuta voglia, leggendo questo articolo, di dare un tocco Pop Art anche al vostro salotto, vi basterà aggiungere un paio di cuscini colorati nel sofà tinta unita, un cambio di colore per le pareti, qualche accessorio a forma di mano o di bocca e la vostra stanza assumerà già un aspetto più simile al salotto estroso dello statunitense Lichtenstein o del giapponese Takashi Murakami.
Hi, came across your feature “Andy Warhol Teaches Us..” and see the yellow sausage dog cushions that looks like they could be ours… but on a closer look we don’t think they are ours and some copies.. do you mind me asking where you got those images from or where that place in the image is? You can see the original cushions which is one of our trade mark cushions in this link; http://www.jimmiemartin.com/cushions/
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Jimmie
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